CANI E GATTI HANNO UN “SESTO SENSO”, SI CHIAMA VISTA UV.
- ilpelosauro
- 28 gen 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Molti animali possiedono un sesto senso. Gli scienziati hanno dimostrato che è la vista UV.
Notando spesso che qualcosa di imprecisato nell’ambiente catturava la loro attenzione, tanti proprietari hanno sempre sospettato che i loro animali domestici fossero dotati di un “sesto senso” e che per questo potessero vedere cose a noi invisibili.
Ora gli studiosi sono in grado di giustificare questo strano comportamento con la vista ad ultravioletti, grazie alla quale cani e gatti possono vedere cose che in effetti l’occhio umano non può percepire.

Ad ogni modo, nessuno sa spiegare perché alcuni animali abbiano bisogno di questa capacità. Certo, la prima spiegazione logica è che gran parte dei mammiferi, compresi ricci e furetti, possiedano la vista UV perché necessitano di una miglior vista notturna.

Ma questo non spiega perché, quando si guardano attorno, i nostri animali domestici spesso si comportano in modo bizzarro.
La luce è costituita da uno spettro di colori. Gli umani possono vedere dal rosso al viola, mentre molti animali, come api, pesci, anfibi e rettili possono distinguere le frequenze ultraviolette, per noi invisibili.
Era già noto da tempo che alcuni mammiferi come pipistrelli, renne, topi e talpe avessero questa capacità, ma non si sapeva perché solamente alcuni animali potessero vedere gli ultravioletti ed altri, come l’uomo, no: la struttura dell’occhio umano blocca questi raggi, ma in alcuni animali i raggi UV raggiungono la retina dove la luce viene convertita in segnali nervosi che arrivano al cervello e vengono elaborati.

Con l’obiettivo di scoprire quali animali avessero la capacità di percepire i raggi UV, negli anni gli scienziati hanno compiuto numerosi studi sugli occhi di esemplari deceduti raccolti negli zoo e nei laboratori veterinari, misurando come, in ogni specie, la luce riuscisse ad attraversare l’occhio fino a raggiungere la retina.
Si è giunti così a scoprire che, in molti casi, come per i gatti e i cani, il cristallino lascia filtrare solo una piccola quantità di luce ultravioletta che è però sufficiente a permettere la visione notturna. E’ invece risaputo che le api e gli altri insetti utilizzano la vista UV per distinguere i colori ed il tipo di fiori, mentre i roditori la sfruttano per seguire le tracce di urina.

La ragione per cui i nostri amici pelosi ne fanno uso rimane però sconosciuta.
Probabilmente ci poniamo la domanda solo perché noi umani non siamo dotati di vista UV.
Ma perché non ne siamo dotati?
Forse i nostri occhi filtrano la luce ultravioletta per evitare che la retina venga danneggiata.
Allora come mai molti degli animali diurni non filtrano questo tipo di raggi e ciononostante i loro occhi non subiscono danni?
Forse, suppongono gli scienziati, i nostri occhi hanno eliminato i raggi ultravioletti per consentirci una visione più dettagliata di ciò che ci circonda. Potrebbe essere un’ipotesi corretta, infatti è già stato dimostrato che molti degli animali che filtrano parte dello spettro luminoso possiedono una vista molto particolareggiata.
Gli uomini possono vedere con precisione i dettagli perché i loro occhi possiedono i cosiddetti coni, cellule della retina sensibili alla densità del colore, le quali ricreano le immagini dettagliate ad un basso livello di luminosità. Le creature notturne invece hanno occhi strutturati in modo da lasciar passare la maggior quantità possibile di luce, inclusi i raggi UV, eppure non possono godere di una visione dettagliata come la nostra.

Rimane allora un mistero il motivo per cui i nostri amici domestici abbiano conservato la capacità di vedere i raggi ultravioletti, soprattutto se si considera che, in realtà, vivendo tra le confortevoli mura di casa, non hanno alcun bisogno reale di sfruttare questo “vantaggio”.
Sarà frutto di un’inguaribile indole romantica, ma mi piace continuare a pensare che, si, magari è grazie alla speciale vista UV che i nostri amici possono percepire cose a noi invisibili, ma forse non solo grazie a ragioni scientifiche. Forse per loro è possibile vedere ciò che noi non vediamo, perché hanno conservato doti istintive che l’uomo ha irrimediabilmente perso con il tempo. Che sia questo il loro “sesto senso”?

Fonte: DailyMail Online
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